Intelligenza Artificiale e agricoltura, la tecnologia che si prende cura delle piante

Agricoltura e AI - fonte_Canva - Stylology.it

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Ora l’Intelligenza artificiale entra anche nell’agricoltura e offre le indicazioni per avere i frutti migliori. 

Negli ultimi anni, l’agricoltura è cambiata, seguendo la tendenza di buona parte dei campi in cui, la tecnologi ha preso letteralmente il sopravvento. Anche coltivare frutta e verdura ora richiede la capacità di dialogare con la tecnologia, che permetterebbe di ottenere i migliori risultati.

Dai droni che sorvolano i campi ai sensori che riescono con successo a monitorare l’umidità del suolo, dando indicazioni precise su quelle che sono le migliori coltivazioni per quello specifico luogo. Ma questo non basta e proprio negli ultimi mesi si sta avendo una nuova rivoluzione.

L’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe essere un ottimo alleato per migliorare il sistema immunitario delle piante, rendendole estremamente forti e in grado di resistere a malattie che in precedenza erano imbattibili. Un’innovazione tangibile che dovrebbe evitare di perdere interi raccolti per via di parassiti e infezioni.

Ma allora andiamo a curiosare in questo campo, per scoprire in che modo agirebbe l’AI in agricoltura.

L’Intelligenza Artificiale, tanto criticata quanto utilizzata

Da quando l’Intelligenza Artificiale è arrivata nelle nostre vite, non sono state poche le critiche che l’hanno vista protagonista. Qualcuno dice che sia un male, qualcuno invece la ama alla follia, come spesso accade la verità resta nel mezzo, nella possibilità di riuscire a utilizzare questi miglioramenti tecnologici a proprio favore. Numerosi i settori in cui l’AI è entrata, compresa anche la saanità, ma occorre avere la capacità di gestirla in una corretta misura.

Fino ad oggi l’applicazione dell’Intelligenza Artficiale in agricoltura era poco nota, anche se i tecnici erano già a conoscenza del suo potenziale.

Agricoltura e AI - fonte_Canva - Stylology.it
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La vera scolta contro un nemico silenzioso

Tra le minacce più gravi per colture come pomodori e patate ci sarebbe un batterio insidioso, che sarebbe in grado non solo di diffondersi rapidamente, ma anche di resistere per anni nel terreno; blocca la crescita delle piante e le porta al collasso. Se fino a oggi l’unica soluzione era la prevenzione, adesso il lavoro si rivela più semplice proprio grazie all’Intelligenza Artificiale.

L’intelligenza artificiale per analizzare in 3D i recettori delle piante, ovvero le proteine che funzionano come sentinelle e che, in condizioni normali, riconoscono l’intruso e danno il via alla risposta di difesa. Se si studiano le diverse specie vegetali e si trova il modo corretto per difenderle. Un processo semplice ed efficace, che salverebbe tutti i raccolti, riuscendo a intervenire riprogrammando in maniera estremamente precisa ciò che già era presente nella pianta. Non una vittoria contro il singolo batterio, ma un approccio mirato a proteggere tutte le culture.