Era il gioiello del Mediterraneo ed oggi è in crisi nera: i turisti fuggono come mosche | Se ci vai rischi di andare rovinato

Santorini, una delle perle del Mediterraneo - Stylology.it (Foto Pexels)
L’Italia si conferma tra le mete preferite dei turisti stranieri, ma fa scalpore la storia della città d’arte dimenticata.
La sorpresa dell’estate 2025 sotto il profilo del turismo? Quattro semplici lettere, due delle quali sono vocali, buone per ristabilire, se non un primato continentale, la potenza italiana nel settore.
Stiamo parlando di Bari, la città che ha segnato l’aumento maggiore in termini percentuali in quanto a visitatori stranieri nel corso dei mesi più caldi dell’anno. E se serviranno ancora mesi per avere un bilancio definitivo sulle location preferite per le vacanze 2025, è già possibile soffermarsi su qualche spunto di riflessione.
Il primo non può che riguardare il fatto che, secondo le medesime fonti Istat che hanno dato lustro al capoluogo pugliese, in controtendenza e quindi in ribasso è il numero dei visitatori italiani non solo a Bari, ma in tutto il Sud d’Italia.
Com’è possibile che le bellezze della Puglia, della Calabria o delle altre regioni limitrofe vengano apprezzate da turisti che magari sbarcano in aereo dopo aver attraversato l’Europa o in auto al termine di viaggi massacranti, venendo invece sottovalutate dagli indigeni?
Turismo 2025, il Mediterraneo torna a fare la parte del leone: merito dell’Italia
In ogni caso l’exploit di Bari può valere come inizio della riscossa di una zona che è storicamente nota come una perla del turismo a livello mondiale. Stiamo parlando del Mediterraneo italiano, per anni meta fissa delle vacanze di cittadini europei ed italiani di tutto il mondo, prima di una flessione durata anni.
Tra le cause la preferenza verso mete più economiche e accessibili, pur non certo lontane geograficamente. Stiamo parlando dell’Albania e della Grecia, in grado di proporre un mare abbagliante, bellezze paesaggistiche e attrazioni culturali a prezzi più accessibili. Un vantaggio da non trascurare di questi tempi, come ha potuto sperimentare sulla propria “pelle” una città di rara bellezza, ma andata incontro ad una flessione in termini di visitatori.

Quella Perla dimenticata: da capitale del turismo a città abbandonata, intervengono le istituzioni
In controtendenza rispetto ai dati generali che danno la Croazia come una delle mete più gettonate da turisti di tutto il mondo il declino della città di Dubrovnik è un fenomeno da studiare, spiegabile solo attraverso una politica di rincari tra il 15% e il 20% che hanno spinto altrove milioni di viaggiatori e vacanzieri.
A poco è servita al momento l’introduzione dell’IVA agevolata al 13% per i turisti, l’aumento delle spese operative per hotel e ristoranti ha portato a un crollo dei visitatori. Il governo croato sta già studiando contromisure per invertire la tendenza. Il patrimonio culturale della Ragusa di Dalmazia, della storica Perla dell’Adriatico, non può andare disperso e soprattutto non può venire ignorato dalle generazioni di turisti più giovani.