Conto corrente, parte ufficialmente la tassa Giorgetti: se superi questa giacenza sei rovinato | Ti mandano rovinato

Sta per scattare la cosiddetta tassa-Giorgetti

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - Wikicommons - Stylology.it

Sta per essere introdotta una tassa che porta il nome del  ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La realtà però è leggermente diversa

Circola da qualche tempo la voce secondo cui sarebbe sul punto di essere introdotta una vera e propria nuova tassa soprannominata “Tassa-Giorgetti”, dal nome dell’attuale ministro dell’Economia che avrebbe tanto insistito per farla approvare.

Di certo sarebbe una mazzata quasi senza precedenti per milioni di cittadini, anche perché tale imposta andrebbe a colpire direttamente i conti correnti, di fatto il cuore pulsante di tutti i risparmiatori del nostro Paese.

La realtà però è ben diversa, nel senso che non si può parlare di una tassa ‘sic et simpliciter’. Sta di fatto se avete notato un prelievo di circa 32 euro sul vostro conto corrente, avreste potuto chiedervi a cosa si riferisse.

Scoprireste che non si tratta di una tassa secondo l’accezione comune, ma di un’imposta di bollo che le banche sono obbligate ad applicare sui conti con un saldo superiore a una certa soglia. In Italia questa tassa annuale scatta quando la “giacenza media” sul conto corrente supera i 5.000 euro.

Come calcolare la giacenza media e come evitare la tassa

Non è un’imposta fissa e soprattutto non si applica su tutti i conti. Per far scattare la tassa i 5.000 euro devono rimanere sul conto in modo continuativo, calcolato come giacenza media per un periodo di almeno un anno. Se la somma non viene mantenuta stabilmente, ad esempio se i soldi entrano ed escono frequentemente, il prelievo non si attiverà. L’imposta di bollo infatti è legata non al saldo in un determinato momento, ma alla media dei saldi giornalieri nel corso di 12 mesi.

Il calcolo della giacenza media è un’operazione semplice, ma fondamentale. Si sommano i saldi giornalieri del conto corrente per 365 giorni e si divide il risultato per 365. Se la cifra finale supera i 5.000 euro, scatta l’imposta di bollo. È importante notare che l’imposta viene trattenuta direttamente dalla banca, senza che il correntista debba fare nulla.

Guida alla giacenza sul conto
L’imposta di bollo si versa solo a certe condizioni – Wikicommons – Stylology.it

Esiste il modo per non versare l’imposta di bollo

Se l’imposta di bollo è una spesa che non vuoi sostenere ci sono alcune strategie che puoi adottare. La più semplice è quella di monitorare la giacenza media del tuo conto corrente. Se vedi che ti stai avvicinando alla soglia dei 5.000 euro puoi spostare parte del denaro su un conto di deposito, un’altra tipologia di conto che ha regole fiscali diverse. Oppure, puoi investire la somma in prodotti finanziari che non sono soggetti a questa imposta.

In sintesi la tassa di 32 euro non è una “punizione” per chi ha dei risparmi, ma un’imposta di bollo che scatta solo a determinate condizioni. Capire il meccanismo della giacenza media è il primo passo per gestire al meglio le tue finanze ed evitare spese inaspettate.