Battenti chiusi per FABBRICA STELLANTIS la crisi continua ad essere tangibile

Stellantis - fonte_Ansa - Stylology.it
La fabbrica Stellantis ha i battenti chiusi, la crisi economica continua a tagliare le gambe al colosso dell’automotive.
Il settore automobilistico italiano sta vivendo una fase di grande crisi e di grande incertezza, con la crisi che non sembra affatto voler lasciare il nostro territorio. Questa transazione dei motori non ha reso la vita semplice a nessuno e i segnali di crisi, invece di diminuire sembrano essere aumentati di giorno in giorno.
Tra nuove tecnologie, dazi internazionali e una domanda in netta diminuzione, i principali gruppi industriali hanno evidenziato una flessione veramente determinante.
In Italia, le fabbriche Stellantis restano al centro dell’attenzione per via delle difficoltà produttive e delle preoccupazioni legate al futuro occupazionale di migliaia di dipendenti. Le istituzioni parlano di piani di rilancio e strategie per riuscire a dare una spinta al sistema industriale, ma intanto i lavoratori vogliono risposte certe.
La crisi non è più vista come una crisi passeggera, ma una condizione strutturale che rischia di compromettere la tenuta sociale ed economica di molti territori.
Un contesto difficile per l’automotive
Il rallentamento globale delle vendite di auto ha avuto un importante impatto soprattutto sugli stabilimenti con sede in Italia, le vetture tradizionali stanno perdendo terreno e la spinta all’elettrico non sembra ancora riscuotere successo. I progetti industriali restano sospesi e le politiche internazionali continuano a destare preoccupazione.
I dazi introdotti negli Stati Uniti hanno peggiorato ulteriormente la situazione, limitando la competitività delle aziende europee sui mercati esteri. I sindacati denunciano da tempo la mancanza di un piano chiaro per il futuro, se non ci sono investimenti, ripartire è impossibile.

Termoli in stallo: contratto di solidarietà per 1.800 lavoratori
Al momento il caso che suscita maggiormente i commenti positivi e negativi da parte del mondo automobilistico e non solo è quello dello stabilimento di Termoli, dove, oltre 1.800 dipendenti sono stati coinvolti in un nuovo contratto di solidarietà che durerà un anno intero; dal 1 settembre 2025 al 31 agosto 2026.
Il contratto è stato firmato dopo la scadenza e la proroga del precedente, ma l’assenza di nuove assegnazioni ha reso indispensabile sospendere il lavoro dello stabilimento. A pesare ulteriormente è lo stop alla gigafactory che in un primo momento era stata promessa al polo molisano dalla joint venture ACC (Stellantis, Mercedes e TotalEnergies), ma che è stata poi bloccata. Il contratto di solidarietà aiuta i dipendenti ad affrontare un momento molto delicato, sperando in una ripartenz che al momento è quanto mai in bilico.