Addio stufa a pellet, spunta la soluzione per questo inverno: costa la metà e i consumi sono quasi zero

Stufa a pellet (Depositphotos)-stylology.it

Stufa a pellet (Depositphotos)-stylology.it

Una soluzione alternativa al tradizionale riscaldamento con la stufa a pellet: ecco come riscaldare casa, spendendo pochissimo.

La stagione invernale comporta sempre più impegno rispetto a quella calda, soprattutto quando parliamo di casa, manutenzione e riscaldamento.

I mesi freddi necessitano di un piano adeguato per il riscaldamento delle abitazioni, magari cercando di trovare la soluzione più economica ma sempre valida nelle prestazioni.

È vero che siamo ancora ad agosto, ma il tempo passa in fretta e solo pochi mesi ci separano dal freddo invernale, tanto che qualcuno si sta già muovendo per organizzarsi con il riscaldamento di casa.

Sempre una scelta ardua, per motivi legati ai costi, all’ambiente, alle prestazioni o alle esigenze domestiche.

Addio stufa a pellet: la soluzione alternativa per questo inverno

Se erano in tantissimi quelli che avendo già provato tutto, si erano affidati alla stufa a pellet per il riscaldamento di casa, a partire dal prossimo inverno potrebbero aver trovato un’alternativa a questo metodo. Una nuova soluzione che avrebbe più vantaggi: costerebbe la metà e consumerebbe molto molto di meno.

Sempre rimanendo in tema di stufe e bruciatori, una valida alternativa al pellet, potrebbe essere impiegare per il riscaldamento di casa altri materiali, a partire dal cippato di legno, ottenuto tramite la sminuzzatura del legno non trattato appunto, quali scarti di potatura e rami, che si sarebbe rivelato un combustibile molto più sostenibile sia per l’ambiente che per il portafoglio.

Riscaldamento casa (Depositphotos)-stylology.it
Riscaldamento casa (Depositphotos)-stylology.it

Spendi la metà e azzera i consumi

Il suo costo infatti va dai 2 ai 6 euro al quintale. L’unico limite potrebbe essere la richiesta di ampio spazio per lo stoccaggio, al riparo dall’umidità, cose che servono anche per il pellet comunque. Ma se non trovate il cippato, ci sono ancora altri materiali da utilizzare come alternative al pellet, la sansa e il nocciolino.

La prima è composta da noccioli, polpa e bucce d’oliva, un biocombustibile al pari del secondo, sempre derivato dalla lavorazione delle olive. Anche in questo caso i prezzi sono molto abbordabili perché parliamo di 20-25 euro al quintale: rapporto qualità-prezzo eccellente in termini di prestazioni nel riscaldare casa. Se scegliete queste strade, la raccomandazione è verificare che la vostra stufa o bruciatore sia compatibile con tali combustibili.