Addio pensione di reversibilità: la cassazione ha dato la sentenza definitiva | Non prendi più un euro

Le pensioni di reversibilità sono a rischio

Le pensioni di reversibilità sono a rischio - Freepik - Stylology.it

Una notizia non proprio gradita rischia di creare enormi problemi a milioni di cittadini. La pensione di reversibilità è seriamente a rischio

Le pensioni di reversibilità sono da sempre un pilastro inattaccabile del Welfare italiano. Il diritto di una persona che si ritrova in condizioni di vedovanza per la scomparsa del coniuge a percepire il trattamento pensionistico che spettava al marito o alla moglie scomparsa è un punto fermo del cosiddetto stato sociale.

Eppure qualcosa da un po’ di tempo a questa parte sembra muoversi nella direzione opposta, nuovi orientamenti che potrebbero mettere a repentaglio o comunque incrinare un meccanismo considerato finora intangibile.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha infatti posto fine a un lungo dibattito, chiarendo in modo definitivo una questione di fondamentale importanza per la previdenza sociale in Italia.

La sentenza ha stabilito che i superstiti dei percettori di alcune prestazioni economiche non abbiano diritto alla pensione di reversibilità. Questa decisione non potrà non avere un impatto significativo su molte famiglie, costringendo i diretti interessati a rivedere le proprie aspettative di natura economica.

Pensioni di reversibilità addio, la sentenza è esplicita

Il verdetto della Suprema Corte ribadisce la distinzione tra le prestazioni di natura strettamente previdenziale come la pensione di vecchiaia o di anzianità e quelle di natura assistenziale o di indennizzo. La pensione di reversibilità è, per sua natura, una continuazione del trattamento previdenziale percepito dal defunto, ma non si applica a tutte le forme di sostegno economico erogate dallo Stato.

Il punto focale della sentenza risiede nella non reversibilità di alcune specifiche prestazioni, percepite in vita dal soggetto defunto. Tra le principali la Cassazione ha menzionato la pensione o assegno di invalidità civile, l’indennità di accompagnamento e la rendita INAI, considerata una prestazione pensionistica che come tale non può essere convertita in una pensione di reversibilità.

La Cassazione ribalta le pensioni di reversibilità
La Cassazione ribalta le pensioni di reversibilità – Wikicommons – Stylology.it

La Cassazione non lascia spazio a dubbi di sorta

La sentenza della Cassazione chiarisce inoltre che la pensione di reversibilità è un diritto che scaturisce dai contributi versati dal lavoratore nel corso della sua vita. Non è un diritto automatico per ogni forma di reddito percepito dallo Stato, ma una diretta conseguenza del sistema previdenziale. Le prestazioni assistenziali invece sono finanziate dalla fiscalità generale e non dai contributi del singolo.

È cruciale che le famiglie e i superstiti siano consapevoli di questa distinzione per evitare fraintendimenti e per pianificare in modo corretto il proprio futuro economico. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un patronato o a un consulente previdenziale per una verifica accurata della propria situazione.