UFFICIALE – Parcheggi del supermercato diventano a pagamento: fare la spesa adesso costa il doppio | Raffica di multe per gli italiani

Parcheggio del supermercato a pagamento - Depositphotos - Stylology.it
Una pessima notizia per chi va a fare la spesa e lascia la propria auto nell’apposito parcheggio. D’ora in poi sarà sempre a pagamento.
Una vera e propria raffica di multe sta colpendo gli automobilisti italiani, in particolare coloro che lasciano il proprio veicolo nei parcheggi di centri commerciali e supermercati.
Un’abitudine consolidata, che da qualche tempo si è trasformata in un autentico salasso: migliaia di persone si sono infatti viste recapitare a casa delle sanzioni da 40 euro, multe per infrazioni che nessuno credeva di aver commesso.
Il caso è ormai deflagrato, anche perché il numero di ‘vittime’ è in continuo e inarrestabile aumento. Questa vicenda ha infatti attirato e sta attirando l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, scioccata da quanto sta succedendo.
Tutte queste multe, così allegramente distribuite, portano una firma ben precisa, quella della società denominata Parkdepot, che sta inviando a numerosi automobilisti richieste di pagamento da 40 euro per presunte infrazioni commesse all’interno delle aree di sosta.
Parcheggi dei supermercati, le multe si moltiplicano: la rabbia dei consumatori
Per chi non lo sapesse Parkdepot è un’azienda bavarese che si occupa della gestione digitale dei parcheggi. Il problema è che, a detta di molti utenti, queste multe non avrebbero ragion d’esserci. Le lamentele si moltiplicano e dipingono un quadro di confusione e frustrazione. Molti automobilisti si ritrovano con una multa a casa senza aver percepito di aver commesso alcuna infrazione e, soprattutto, senza avere a disposizione strumenti chiari per verificare il tempo di sosta o le condizioni d’uso del parcheggio.
Il nodo cruciale della questione riguarda la mancanza di informazioni chiare per gli utenti. Sono diversi i punti critici sollevati: una segnaletica inadeguata, spesso poco visibile, frammentata o non sufficientemente esplicita, tale da rendere difficile per l’automobilista comprendere appieno le condizioni d’uso.

I cittadini avviano una battaglia legale contro Parkdepot
A differenza dei parcheggi a pagamento tradizionali, che prevedono sbarre all’ingresso e all’uscita, i parcheggi gestiti da Parkdepot sono spesso a “ingresso libero”. Questa assenza di barriere fisiche e di un ticket d’ingresso fa sì che l’utente non percepisca immediatamente l’esistenza di un controllo sulla durata della sosta. Molti utenti poi lamentano l’assenza di parchimetri tradizionali o di sistemi digitali intuitivi che permettano di registrare la propria presenza e monitorare il tempo di sosta.
La gestione della sosta avviene spesso tramite sistemi automatici di lettura delle targhe, dei quali l’automobilista non è sempre consapevole. Le richieste di pagamento arrivano a casa, senza preavviso e con termini stringenti per la contestazione, rendendo difficile per l’utente difendersi e dimostrare la propria buona fede. Questa situazione sta generando un forte malcontento e solleva interrogativi sulla trasparenza delle pratiche di Parkdepot e sulla legittimità di queste multe. Le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra, com’era inevitabile che fosse.