Pensione di reversibilità, arrivata la brutta notizia per i vedovi italiani: da questo mese non ci saranno più accrediti

Addio pensione di reversibilià

Signore anziano con le mani tra i capelli ed espressione disperata (Canva) Stylology.it

I vedovi italiani nel bel mezzo di una tempesta burocratica: a quanto pare, le pensioni di reversibilità hanno subito un taglio inaspettato.

La pensione di reversibilità, per molte famiglie italiane, risulta essere un sostegno di fondamentale importanza. Quando uno dei due coniugi viene, purtroppo, a mancare, il superstite ha infatti il diritto di ricevere una cifra mensile per il suo sostentamento.

Fino a questo momento, è stato sempre così, ma pare che ora le cose stiano per cambiare.

In realtà, ci sono dei cavilli che dovresti conoscere, per non avere brutte e spiacevoli sorprese.

Il mondo delle pensioni è molto più complicato di quello che credi, perché le cose da conoscere sono molte. Partiamo proprio dalle novità che riguardano la pensione di reversibilità, in quanto milioni di vedovi, in questo momento, stanno facendo i conti con amare verità.

A chi spetta la pensione di reversibilità

In Italia, la pensione di reversibilità è un sostegno economico erogato dall’INPS, l’ente pubblico che si occupa di gestire anche altre tipologie di aiuti economici. Nonostante per alcuni sembri scontato, in realtà questa tipologia di sostentamento ha delle regole ben precise, sulle quali non si transige. Se il vedovo o la vedeva dipendevano dal reddito del defunto, va da sé che questi potranno continuare a percepire, mese dopo mese, una quota che permetta loro di vivere in maniera dignitosa.

Ma, c’è da prestare molta attenzione, perché questa pensione di reversibilità è legata solamente alla pensione canonica che si percepisce quando si superano i 67 anni. Diversamente, questo sostegno potrebbe venire meno. Molti vedovi non sanno cosa si cela dietro le novità dell’ultimo periodo, e sono ancora in attesa di ricevere ciò che credono gli spetti, ma invano. Scopriamone di più insieme.

Novità sulle pensioni di reversibilità
Signora anziana che fa calcoli per risparmi (Canva) Stylology.it

Niente pensione per questi casi specifici

Da oggi, puoi dire addio alla pensione di reversibilità se il defunto al quale eri legato percepiva un trattamento previdenziale chiamato Ape sociale. Questo non è altro che una forma di pensione anticipata per alcune categorie fragili, come disoccupati, lavoratori gravosi e invalidi. A partire dai 63 anni e 5 mesi, si può accedere a questa tipologia di aiuto, ma se parliamo di reversibilità, l’Ape sociale non sarà affatto utile. Non è una pensione definitiva, ma solo un sostegno che vi si accompagna.

Se una persona scompare prima di aver compiuto 67 anni, dunque, colui che dovrebbe ricevere la pensione di reversibilità rimarrà con un pugno di mosche. Di conseguenza, l’Inps non erogherà alcuna forma di reversibilità al coniuge né ai figli. Un dettaglio da non sottovalutare affatto, specie se ci sono delle persone che dipendono da te e che rischiano di pagare delle conseguenze davvero gravi.