Addio Festival Di Sanremo: la tragedia è reale | Ecco la nuova città in cui si svolgerà il Festival

Quale futuro per il Festival di Sanremo? - Stylology.it (Foto X)
Altro che indiscrezioni su super-ospiti e cantanti in gara: la prossima edizione del Festival è a rischio, Rai pronta allo strappo.
Dal Festival dei record all’alta tensione. La più alta di sempre nei sempre un più tribolati rapporti tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione della kermesse delle kermesse della televisione italiana.
La realtà è però sotto gli occhi di tutti. Solitamente nel cuore dell’estate iniziano a circolare indiscrezioni sull’edizione successiva del Festival, tra ospiti, co-conduttori e cantanti in gara. Quest’anno, invece, la situazione è molto diversa.
O meglio, qualcosa è comunque trapelato, per quanto riguarda le date di svolgimento di quella che sarà l’edizione numero 76 dell’evento televisivo dell’anno, sotto tutti i punti di vista: ascolti, risonanza sui media e raccolta pubblicitaria.
Dopo il caso del 2025, quando il Festival si scontrò con i playoff di Champions League, nel 2026 la sovrapposizione con i Giochi di Milano-Cortina non era neppure preventivabile, considerando, tra l’altro, che l’evento sarà trasmesso anche dalla Rai.
Che ne sarà del Festival? Comune di Sanremo e Rai ad un passo dalla rottura
Ecco allora lo slittamento addirittura a fine febbraio, con le cinque serate programmate tra il 24 e il 28, a Olimpiadi finite. Tutto normale se non fosse che l’annuncio ufficiale ancora non c’è, e che l’ipotesi ha preso forma solo grazie alle anticipazioni di alcune agenzie giornalistiche.
Molto strano a fine luglio, ma la stranezza non sussiste per i più informati, che sono a conoscenza del gelo calato per il rinnovo dell’accordo tra Comune di Sanremo e Rai. Secondo quanto riportato da ‘Il Sole 24 Ore’ le parti sarebbero ad un passo dalla rottura, con tutte le conseguenze del caso.

Tavolo saltato: nasce il ‘Festival della Canzone Rai’? La situazione
Non è la prima volta che vengono annunciati venti di tempesta e che la voce sul possibile, clamoroso, trasferimento del Festival su un’altra emittente prende sostanza. A furia di gridare ‘al lupo al lupo’, tuttavia, lo strappo sarebbe davvero ad un passo. Ma quale sarebbe il problema? Tutto ha inizio da aprile, quando il Comune di Sanremo ha pubblicato il bando per individuare un partner per l’organizzazione e la trasmissione in chiaro delle prossime tre edizioni del Festival. Una semi-provocazione, figlia di un rapporto logorato da mesi per la scadenza del contratto con la Rai. L’emittente di Stato replicò diffidando il Comune di Sanremo dal concedere in licenza i marchi del Festival a beneficio di altre emittenti, ma i mesi successivi non hanno portato il sereno. Anzi.
Sempre secondo ‘Il Sole 24 Ore’ la Rai non avrebbe gradito alcune richieste avanzate dal Comune, tra cui il fatto di volere l’1% della raccolta pubblicitaria e la pretesa che la Rai riconoscesse alla città lo stesso il marchio e la titolarità del format. Nuove provocazioni? Fatto sta che, dopo aver cercato di superare le tensioni attraverso nuovi incontri, la negoziazione sarebbe ferma. Le conseguenze rischiano di essere kafkiane: il Festival “classico” senza un’emittente, mentre la Rai ha già deciso che, qualora l’accordo non venisse trovato entro il 1° agosto, sarebbe pronta ad organizzare la 76a edizione del “Festival della Canzone Rai”, di fatto un Sanremo con un altro nome, come si evince dalla numerazione progressiva delle edizioni. Sarebbero già tante le città pronte a inviare la propria candidatura, da Milano, Napoli e Torino fino a mete turistiche, come Rimini e Viareggio. Tornerà la pace o gli italiani perderanno (anche) questa certezza?