Natale 25 dicembre
La tradizione cristiana del Natale 25 dicembre, come ben sappiamo, celebra la nascita di Gesù a Betlemme attraverso la parola del vangelo (di Luca e Matteo) che narra l’annuncio dell’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l’adorazione dei pastori, ed infine, la visita dei magi. Altri dettagli a riguardo della natività risalgono invece a traduzioni e scritti apocrifi. La liturgia della Chiesa latina è composta da quattro diverse messe che celebrano la festività (vespertina della vigilia, ad noctem, in aurora, in die) a partire dalla vigilia. In altri contesti e religioni, il Natale è concepito anche con finalità laiche: generalmente è infatti vissuto come una festa legata a famiglia, solidarietà, scambio di regali e alla figura di Babbo Natale.
I primi dubbi riferimenti riguardanti il Natale risalgono al IV secolo dopo cristo, mentre la classica data del 25 dicembre è citata a partire dal 336, ed appare anche nel Chronographus di Furio Dionisio Filocallo. Le origini storiche della festività tuttavia, non sono attualmente note: si pensa infatti che il Natale abbia sostituito la festa del Dies Natalis Solis Invicti e sia celebrata appositamente nella seconda metà di dicembre proprio perché nell’antica Roma (dal 17 al 24) venivano festeggiati i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’agricoltura, nei quali avvenivano inoltre scambi di doni e sontuosi banchetti. Il Natale è anche sovrapposto alle celebrazioni del “Sol Invictus” o solstizio d’inverno, mentre la propria denominazione è probabilmente tratta dal “Natalis Romae”, una festività pagana celebrata il 21 aprile per commemorare la nascita dell’Urbe, o dal precedente citato “Dies Natalis Solis Invicti”, dedicato alla nascita del Sole in data 25 dicembre.
La data di nascita di Gesù Cristo non è indicata nei vangeli, ed è dunque sconosciuta. A partire dai primi secoli tuttavia, i cristiani iniziano a sviluppare diverse tradizioni basate anche su ragionamenti teologici, che attribuiscono la natività in circostanze diverse: la tradizione dei seguaci di Basilide ad esempio, celebra il salvatore tra il 6 e il 10 gennaio facendo riferimento al battesimo. Il 25 dicembre, che erroneamente indica la nascita, è presente nell’Ippolito di Roma del 204 ed è presumibilmente calcolata in Occidente già nel 221, attraverso la Cronografia di Sesto Giulio Africano. Secondo l’enciclopedia libera, il professore israeliano Shemarjahu Talmon ha ricostruito le turnazioni sacerdotali degli ebrei e le ha applicate al calendario gregoriano sulla base dello studio del Libro dei Giubilei, stabilendo il 25 dicembre come effettiva data di nascita di Gesù.
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