Sergio Leone: un segno indelebile nel cinema mondiale

Il 30 aprile del 1989 si spegneva Sergio Leone, uno dei più grandi registi italiani che ha saputo imporsi a livello internazionale e che grazie all’invenzione dello spaghetti-western è riuscito a creare un genere che ancora oggi fa scuola (Nasceva a Roma il 3 gennaio 1929).

Da Sergio Leone hanno imparato oppure sono stati ispirati anche i grandi nomi di Hollywood. È il caso di Quentin Tarantino ma anche di Martin Scorsese, Clint Eastwood (che con lui ha lavorato nella trilogia del dollaro – Per un pugno di dollari/Per qualche dollaro in più/Il buono, il brutto e il cattivo) e di Stanley Kubrick.

Nonostante sia stato regista di fama internazionale, Sergio Leone non ha mai ricevuto neppure una nomination agli Oscar nel corso della sua vita, probabilmente anche a causa del fatto che i suoi film, all’epoca in cui uscirono, furono inizialmente stroncati dalla critica. La cosiddetta riabilitazione del genere western anni Sessanta avvenne solo successivamente infatti.

Sergio Leone: inizia tutto con Ladri di biciclette

La sua carriera cinematografica inizia però con Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (in cui Sergio Leone fa la comparsa) e prosegue poi come assistente alla regia e alla sceneggiatura per i film del cosiddetto genere peplum. Nel 1964 la grande svolta con la pellicola Per un pugno di dollari, che dà il via al genere western all’italiana.

Oltre al rapporto con Clint Eastwood, questo film del 1964 segna anche l’inizio della proficua e strepitosa collaborazione con il Maestro Ennio Morricone, che andrà avanti fino al 1984, quando il compositore firmerà la colonna sonora di C’era una volta in America. (Wikipedia)

Fra le altre pellicole dirette da Sergio Leone sono rimaste nella storia del cinema, senz’altro, anche titoli come C’era una volta il West, Giù la testa (che con C’era una volta in America formano invece la trilogia del tempo).

Fra i riconoscimenti ricevuti da Sergio Leone vi sono stati il David di Donatello come miglior regista per il film Giù la testa (vinto nel 1972), il Nastro d’argento come regista del miglior film (con C’era una volta in America, nel 1985). Sempre con C’era una volta in America, nel 1985, ha ottenuto una nomination ai Golden Globes.

Barbara Vellucci

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