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Resistenza al cambiamento: ecco di cosa abbiamo paura

Muro di Berlino

La resistenza al cambiamento è una delle sfide più diffuse e più complesse ai giorni nostri, con la quale molti si imbattono facendo sforzi sovrumani senza riuscire poi a perpetrare alcun cambiamento. Il requisito indispensabile è sicuramente il reale desiderio di cambiare, fortificando in questo modo la propria identità.

Resistenza al cambiamento: come e perché

Molti di noi sono alla ricerca costante del cambiamento e si impegnano assiduamente perché questo loro desiderio si avveri, ma troppo spesso si è portati anche a chiedersi quanto il fine valga tali sforzi, intimoriti dallo spettro dell’ ignoto e di un possibile fallimento.

Esiste senza dubbio una forza che combatte contro questo proposito di cambiamento e che a volte è più forte del senso di insofferenza e disagio per la nostra “immobilità”.

Questa forza tende a mantenerci ancorati alla nostra zona di comfort, in balìa della paura di un cambiamento che porterebbe necessariamente ad una perdita della propria routine, di ció che conosciamo e possiamo quindi prevedere e di conseguenza anche di un nostro mondo interiore ormai saldato.

Resistenza al cambiamento: ecco cosa fare

Vi proponiamo 5 trucchi per rendere meno ostica la resistenza al cambiamento e per tentare in maniera più efficace di riuscire in questa sfida.

Le strategie più efficaci per superare la resistenza al cambiamento

1. Concentrarsi sui vantaggi del raggiungimento dell’obiettivo.

Spesso capita che la volontà e i buoni propositi verso il cambiamento a cui si aspira non siano allineati con la parte emozionale: il desiderio di cambiare è forte, ma lo stato d’ animo è negativo, rendendo la motivazione fugace, di breve durata.

Per suparare questo ostacolo è molto importante concentrarsi sull’ obiettivo, sull’ importanza che ha nella nostra vita e soprattutto su quello che otteremo una volta che l’avremo raggiunto.

2. Stabilire micro-obiettivi concreti

La prima cosa da fare è fissare un obiettivo preciso, chiaro, che non lasci posto all’ interpretazione, perchè se l’ obiettivo è vago gli sforzi per realizzarlo saranno faticosi e probabilmente anche vani.

Una volta stabilito, il nostro obiettivo deve essere suddiviso in micro obiettivi che lo rendano più governabile e più semplice da raggiungere.

Notare via via i propri step e i propri progressi sarà sicuramente motivante e dovrà renderci felici e orgogliosi.

3. Visualizzare il futuro

È stato dimostrato anche da svariati studi che per ottenere la giusta motivazione c’è bisogno di molto di più di argomenti puramente razionali.

È utile e necessario proiettarsi nel futuro e visualizzare quello che si otterrà e come sarà la nostra vita una volta raggiunto il cambiamento, nonchè quello che si perderà nel caso in cui l’ obiettivo non si concretizzi.

4. Obiettivi a breve distanza

Per trovare una motivazione vera e valida al nostro cambiamento dobbiamo rendere “accessibili” a breve distanza gli obiettivi che ci siamo posti.

Se la loro realizzazione prevede tempi troppo lunghi è più facile che la motivazione cali, non potendo vivere su noi stessi e apprezzare dei primi segnali di successo e di cambiamento.

5. Cambiamenti che soddisfino la nostra idea di identità

Nel processo di cambiamento gioca un ruolo fondamentale la nostra identità: se non ci identifichiamo pienamente con la trasformazione in atto ci opporremo ad essa anche inconsapevolmente.

Questo accade perchè spesso la nostra tensione al cambiamento è data da un’ esigenza di uniformarci al mondo che ci circonda o seguire comunque degli ideali che appartengono alla società o a persone a noi vicine che vogliamo accontentare, ma non al perseguimento della nostra vera identità.

Cercare di modificarci o modificare la nostra vita per realizzare le aspettative di altri non potrà che condurre al fallimento.

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