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Walt Disney: l’uomo dei sogni

Walt Disney
Walter Elias Disney, che tutti conosciamo come Walt Disney, nasce il 5 dicembre del 1901 a Chicago. Ha venduto un sogno al mondo.

Walter Elias Disney, che tutti conosciamo come Walt Disney, nasce il 5 dicembre del 1901 a Chicago, in Illinois. Quartogenito di Flora Call ed Elias Disney, nel 1906 si trasferisce insieme alla famiglia in una fattoria del Missouri e frequenta la scuola elementare di Marceline prima di traslocare a Kansas City quattro anni più tardi.

Walt Disney

Dal 1911 in poi, Walt Disney studia presso la scuola secondaria di Benton, si diploma e s’iscrive ad un corso proposto dall’Art Institute of Chicago. Durante il primo conflitto mondiale, il giovane trova lavoro come venditore sui treni ed entra a far parte del liceo McKinley, occupandosi delle illustrazioni del giornalino scolastico. All’età di sedici anni, esso lascia la scuola ed inizia a lavorare come volontario di ambulanze per la croce rossa statunitense in Francia, prima di essere congedato nel 1919.

Nasce la Walt Disney Productions

Tornato in America, Walter collabora con l’agenzia pubblicitaria Pesman-Rublin, dove si occupa del programma settimanale del Newman Theatre: grazie a quest’esperienza conosce Ubbe Ert Iwerks, co-fondatore insieme a lui della società “Iwerks-Disney Commercial Artists”. Nell’anno 1922, Disney si dedica alla produzione di cortometraggi lanciando la “Laugh-O-Gram Films” e si trasferisce in seguito ad Hollywood (su invito del fratello) portando con sé “Alice’s Wonderland” e dando vita alla “Walt Disney Productions”.

Mickey Mouse

Nascono personaggi come “Oswald the Luck Rabbit” e “Mickey Mouse” prima che Disney decida di puntare sul sonoro, proiettando il celebre “Steamboat Willie” al Colony Theatre di New York, il 18 novembre 1928 (quattro anni dopo sono prodotti anche i primi cartoni animati a colori e fumetti targati Disney).

Tra il 1934 e il 1937, gli studi Disney utilizzano le Sinfonie allegre come banco di prova per le tecniche necessarie a realizzare il lungometraggio “Biancaneve e i sette nani”, seguito da “Pinocchio” e “Fantasia” (1940). Il grande e redditizio successo per Disney è rappresentato da “Dumbo” (1941), ma l’entrata in guerra dell’esercito statunitense convince il governo a requisire la maggior parte degli edifici degli studi di produzione e i dipendenti vengono invitati a realizzare film d’intrattenimento e istruzione per i militari, oltre a filmografie di propaganda.

Il famosissimo “Bambi” (1942) sorprendentemente non ha successo, ma le compilation di film (contenenti cortometraggi) vengono comunque create e proposte nei cinema in tutto questo periodo. Durante gli anni 50’ nascono lungometraggi come “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Le avventure di Peter Pan”, oltre ai celebri parchi divertimenti di Disneyland (il primo è aperto in California nel 1995).

Il mito di Disney World e la morte di Walter

Durante il decennio successivo, l’impero di Walter diviene colossale, ed esso decide di dedicarsi anche diversi progetti edilizi: il cosiddetto Disney World, versione più grande ed elaborata di Disneyland, nasce come prototipo di città (o comunità) del domani, concepita per abitanti che possono vivere, lavorare e interagire con tecnologie sperimentali sviluppate per migliorare la vita dell’uomo. Tuttavia, questo impegno non è portato a termine da Walt Disney, raggiunto da un collasso cardiocircolatorio il 15 dicembre del 1966, dieci giorni dopo il suo sessantacinquesimo compleanno.

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[Photo free Pixabay.com]

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