Styling

Audi skysphere concept: la roadster venuta dal futuro

Audi skysphere concept ha debuttato pubblicamente lo scorso venerdì 13 agosto 2021 in occasione della Monterey Car Week a Pebble Beach, in California. La roadster elettrica dei quattro anelli ha praticamente “giocato in casa”, in quanto concepita presso l’Audi Design Center di Malibu, a due passi dalla Pacific Coast Highway, la celebre strada costiera che collega Los Angeles alla California settentrionale. Il Responsabile dell’Audi Design Center Gael Buzyn e il suo team ne sono gli artefici.

E la fonte d’ispirazione è una leggendaria vettura d’epoca, pietra miliare della storia Audi. La Horch 853. Anch’essa lunga 5,20 metri, la cabriolet di rappresentanza degli anni Trenta non solo ha ridefinito il concetto di lusso del periodo tra le due Guerre, ma più recentemente, nel 2009, ha anche vinto il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach.

Con Audi skysphere concept, la Casa dei quattro anelli interpreta la mobilità del futuro nel segmento di lusso offrendo agli utenti un’inedita esperienza di bordo. Prima di una nuova famiglia di tre prototipi, la roadster a elettroni può contare sull’interasse variabile (la lunghezza esterna dell’auto varia di ben 250 millimetri). Un’avanguardistica tecnologia che, in abbinamento alla guida autonoma di Livello 4, permette la convivenza di due anime. Da GT e da sportiva pura.

Audi skysphere concept, oltre 500 km di autonomia

Audi skysphere concept adotta un motore elettrico, collocato al retrotreno, in grado di erogare 632 CV e 750 Nm di coppia. Il peso della vettura, circa 1.800 chilogrammi, è ripartito al 60% al posteriore e al 40% all’anteriore. Forte della trazione posteriore, la roadster a elettroni scatta da 0 a 100 km/h in 4 secondi.

I moduli batteria di Audi skysphere concept sono posizionati principalmente alle spalle dell’abitacolo, sebbene alcuni di essi si trovino all’interno del tunnel tra i sedili, a vantaggio del bilanciamento delle masse. L’accumulatore ha una capacità di oltre 80 kWh e garantisce un’autonomia di oltre 500 chilometri WLTP.

Un design ibrido, tra speedster e shooting brake

Dotata di cerchi in lega da 23 pollici dal design aerodinamico con pneumatici 285/30, Audi skysphere concept può contare su di una generosa impronta a terra, sottolineata visivamente dai passaruota dal design muscolare e dagli sbalzi estremamente contenuti. La zona posteriore, disegnata in galleria del vento, abbina i tratti di due configurazioni di carrozzeria, speedster e shooting brake, solo apparentemente inconciliabili. Sotto le ampie superfici vetrate trovano collocazione due borse da viaggio dedicate.

Al frontale spiccano il single frame, ristilizzato, e il logo dei quattro anelli illuminato, dalla conformazione marcatamente tridimensionale. Tanto la calandra quanto le superfici adiacenti sono concepite come un palcoscenico luminoso.

Gli elementi a LED bianchi realizzano coreografie di benvenuto e saluto all’apertura e alla chiusura della vettura. Quando viene modificato il passo, tanto nella zona frontale quanto in coda, dove domina una banda luminosa a tutta larghezza, viene attivata una sequenza dinamica specifica. Alle diverse configurazioni d’interasse si accompagna una firma luminosa dedicata.

Guida autonoma a livello 4

Grazie a tre inedite show car – Audi skysphere, “regina” di Pebble Beach, cui seguiranno Audi grandsphere e Audi urbansphere – accomunate dalla straordinaria libertà stilistica garantita dalla propulsione elettrica e dalla guida autonoma di Livello 4, il Brand anticipa il design dei futuri modelli dei quattro anelli seguendo per la prima volta una strategia di sviluppo stilistico dall’interno verso l’esterno: definendo in primis le linee e le caratteristiche dello spazio attorno ai passeggeri, identificato come “sfera” (sphere in inglese) delle loro esigenze, e solo in un secondo momento le forme della carrozzeria.

La guida autonoma di Livello 4 comporta che, in determinate condizioni, il conducente possa delegare la gestione dell’auto alla vettura stessa. Frangenti nei quali volante e pedaliera scompaiono garantendo agli occupanti nuove forme di libertà. Privo di elementi di comando, l’abitacolo si presenta come uno spazio ispirato all’universo Art Deco. L’eleganza tipica di un mobile di design caratterizza i sedili rivestiti in microfibra realizzata mediante materiali riciclati.

Le sedute, a collocazione variabile all’interno dell’abitacolo, offrono una libertà di movimento in linea con la prima classe di un aereo. Il legno di eucalipto ecologicamente certificato e la similpelle sintetica costituiscono gli ulteriori materiali utilizzati all’interno della “sfera”.

Con le concept Audi skysphere, Audi grandsphere e, nel 2022, Audi urbansphere, il Brand interpreta la mobilità del futuro nel segmento di lusso.

Riccardo Mantica

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