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Bomboletta spray: storia di un’invenzione rivoluzionaria

Bomboletta Spray
La storia di un'invenzione che ha cambiato il mondo: il 15 giugno 1939 veniva messa in commercio la prima bomboletta spray.

Il 15 giugno 1939 veniva messa in commercio la prima bomboletta spray. Quella che oggi è un comune oggetto di uso quotidiano, era stato in realtà inventato nel 1926 dal chimico norvegese Erik Rotheim, che in seguito vendette il brevetto ad un’azienda operante negli Stati Uniti. Fu Seth Kahn, proprio nel 1939, a produrre il primo esemplare in assoluto.

Bomboletta spray: come funziona

Oggi il meccanismo di funzionamento della bomboletta spray non sorprende più: essa è composta da un contenitore in alluminio oppure banda stagnata, al cui interno è presente del liquido che poi viene espulso grazie alla presenza di gas compresso liquefatto, che ne fa diffondere il contenuto in forma di aerosol. Per far sì che il contenuto della bomboletta spray fuoriesca, occorre in genere premere su un pulsante plastico, fino a quando esso non fuoriesce da un piccolo ugello. È il gas a trascinare con sé la materia prima liquida e a staccarsi da essa non appena fuori dalla bomboletta. Il gas è in genere butano, isobutano oppure propano. Fino a diversi anni fa il gas principalmente impiegato era il freon ma questo, nel 1989, è stato messo al bando in quanto considerato inquinante.

Introdotta in commercio nel 1939, la bomboletta spray fece in tempo a tornare molto utile nel corso della Seconda Guerra Mondiale: essa venne infatti impiegata per diffondere insetticidi che potessero tenere a debita distanza le zanzare portatrici della malaria. Per l’introduzione delle bombolette spray per la vernice fu invece necessario attendere fino al 1949, quando Edward Seymour ebbe l’intuizione di poterle impiegare anche in quel modo. (Utile: come sbloccare una bomboletta spray)

Curiosità

Oggi le bombolette spray contengono al loro interno i materiali più disparati: vernici, insetticidi, prodotti impiegati per la pulizia e l’igiene della casa e della persona, profumi e così via. Per quanto riguarda il loro trasporto, vista la presenza di gas sotto pressione, in genere i mezzi adibiti a tale scopo devono portare il contrassegno di merci pericolose ADR.

[Photo free by Pixabay]

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