Il design si mette in mostra sullo smartphone grazie alla realtà aumentata

La realtà aumentata su smartphone (senza visori, quindi) e le tecnologie 3D di nuova generazione corrono in soccorso del fondamentale settore dell’arredamento e del design industriale italiano, ormai da mesi in crisi di astinenza da fiere fisiche e con gli showroom sprangati al pubblico.

Ma non si tratta della solita esposizione virtuale online. La start-up milanese DesignWanted in partnership con quella novarese Shin Software propongono qualcosa di molto diverso: la possibilità per clienti e buyer di prelevare letteralmente gli oggetti renderizzati dallo stand virtuale e trasportarli nel proprio ambiente – casa, giardino, ufficio o garage che sia – per vedere l’effetto che fanno in tutte le posizioni possibili, magari cambiandogli colore e texture o smontandoli per studiarne i singoli pezzi e il funzionamento.  Il tutto con un realismo fuori dal comune – ruotando un oggetto cambiano le ombre in base al punto luce – e una possibilità di interazione altissima.

Le soluzioni 3D e AR sviluppate da Shin Software ampliano non solo le possibilità espositive per i brand – in mostra ci possono essere tutti gli oggetti che si desidera -, ma anche di apprendimento ed esperienza per clienti e appassionati.

I visitatori degli stand virtuali possono, infatti, mischiare e testare soluzioni di arredamento a piacimento, tanto quanto sperimentare le funzionalità degli oggetti, tipo accendere e far volare un drone dopo avergli smontato e rimontato la batteria, magari sul terrazzo di casa. Basta un tablet o uno smartphone (anche il pc va bene, ma senza AR) e il gioco è fatto.  

Le due start-up, focalizzate una nel mondo del design, l’altra in quello delle tecnologie web, hanno battezzato il loro salone virtuale ExpoWanted, per sottolineare la fame di visibilità da parte dei brand e di esperienza da parte dei consumatori che vanno aldilà della contingenza Covid.

Il mondo sta cambiando anche a causa del Covid, ma non solo – spiega Patrick Abbattista, CEO e founder di ExpoWanted – La virtualità è una forma di fruizione complementare a quella fisica che sta diventando sempre più comune e che la pandemia ha solo accelerato: basti pensare che l’iPhone 12 offre di default l’app per la realtà aumentata, portandola così al mass market. L’industria italiana non può restare a guardare e ha bisogno di essere supportata nelle sue strategie di comunicazione e vendita su scala globale, che necessitano di spazi 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno”.

ExpoWanted ha aperto i battenti a metà marzo e sono già numerosi i brand (Natuzzi, Masiero, Urwahn Bikes, Hermann Miller per citarne alcuni) che hanno aderito all’iniziativa.  A motivarli è un’opportunità di business e comunicazione “plug-in”, senza i costi delle fiere fisiche o delle soluzioni web in-house, che non ha pochi rivali in termini di accessibilità e meticolosità di dettagli.

E questa volta, l’innovazione digitale è tutta italiana, a supporto di un settore che ha voglia di confermare su scala internazionale la centralità dell’Italia e di Milano in materia di design.

Riccardo Mantica

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Riccardo Mantica

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