Linux
Il kernel Linux nasce nell’agosto del 1991 per volontà del giovane studente finlandese Linus Torvalds: insoddisfatto dal sistema operativo Minix, a causa del mancato supporto della nuova architettura i386 a 32 bit, crea (sostanzialmente) un kernel unix per divertirsi e studiare il funzionamento del suo nuovo calcolatore, denominato 80386. Inizialmente, Linux funziona anche attraverso l’userspace di Minix ma, a distanza di poco tempo, ne diventa totalmente indipendente per via della licenza che consentiva di utilizzarlo (gratuitamente) solo ed esclusivamente per fini didattici: Torvalds decide di sostituire Minix con il software del progetto GNU, modifica quindi licenza e adotta la GPL.
Emulatore di terminale scritto in C e assembly, senza il bisogno di appoggiarsi ad un sistema operativo, avviava e gestiva ben due thread (rispettivamente abilitato ad inviare segnali alla porta seriale e riceverli) ma al momento di dover leggere e scrivere file su disco, Linux è esteso per gestire un file system: passo dopo passo l’emulatore si trasforma in un vero e proprio kernel con sistema operativo, ed inizia a documentarsi sulle specifiche POSIX. Il 17 settembre del 1991, la prima versione del Linux (che conosciamo oggi) vede la luce su internet: a partire da quel momento, è possibile compilare ed avviare la shell GNU Bash. Fino alla versione 0.10, tuttavia, è richiesto un computer dotato di Minix per configurare, compilare e installare Linux: in seguito al rilascio del successivo aggiornamento, il filesystem diviene finalmente compilabile attraverso il programma. Il progetto di Torvalds cresce a vista d’occhio: in breve tempo, Minix è superato in termini di funzionalità e, a partire dalla primavera del 1992, l’hacker Orest Zborowski riesce a rendere eseguibile il server X (sulla versione 0.12 di Linux) dopo aver implementato tutta la struttura degli Unix Domain Socker indispensabli a X Window. E’ presto rilasciata la 0.95 del programma, senza pensare a tutti i problemi di sicurezza derivanti dalla rete: per rimediare al problema, nel corso dei due anni successivi Linux decide di adottare un ulteriore numero per indicare il livello di patch e le lettere dell’alfabeto. Il 14 marzo 1994 Torvalds presenta all’Università di Helsinki Linux 1.0, un kernel composto da 176.250 linee di codice. (Wikipedia)
Il “pinguino” diviene mascotte a partire dal 1996: è disegnato da Larry Ewing e chiamato Tux, abbreviazione di Torvalds Unix. Il sistema integrato, in grado di combinare tutte le componenti di base con le interfacce grafiche e software applicativo, è fornito dalle distribuzioni GNU/Linux. Secondo Torvalds, nel settembre del 2009 il kernel vero e proprio diviene “gonfio e grosso”, non più veloce e scattante come un tempo, tuttavia per esso non è semplicemente un problema. Nel luglio del 2011, in occasione dei 20 anni di Linux, il programmatore decide di passare ad un sistema di numerazione a 2 cifre: pubblica quindi la versione 3.0. Il 12 aprile del 2015 esce ufficialmente anche Linux 4.0, caratterizzato da risoluzioni di bug con l’aggiunta di un supporto a nuovo hardware e live patching. Il 12 dicembre del 2015, vede la luce anche la versione 4.3.3: attualmente, la Linux Foundation lavora allo sviluppo della 4.4. (qui il link della comunità Ubuntu Italia)
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