fonte: blog Microsoft
Con la didattica a distanza migliorano le competenze digitali di docenti e studenti, cresce la coesione tra compagni di classe ma aumentano stress e stanchezza legati all’emergenza del modello imposto. Questo il risultato di una qualitativa condotta da Microsoft Italia, realizzata in collaborazione con PerLAB e Wattajob, che ha monitorato gli effetti emotivi della recente emergenza nel mondo della scuola, tra gli insegnanti e gli studenti e della didattica a distanza.
La situazione vissuta negli scorsi mesi ha portato gli insegnanti e gli studenti a dover rivoluzionare le proprie abitudini, applicando le proprie competenze in uno scenario completamente nuovo e ripensando l’approccio all’insegnamento e all’apprendimento. Anche le abitudini di molte famiglie sono cambiate profondamente con un impatto inevitabile sul vissuto emotivo dei loro componenti.
Tante luci e ombre quindi in un momento di attuale forte incertezza sul prossimo anno scolastico. Se da un lato infatti la Didattica a Distanza (DaD) è stata indubbiamente fondamentale per garantire continuità ai ragazzi, contribuendo a migliorare sensibilmente le competenze digitali tra studenti e anche tra i docenti, dall’altro è stata anche fonte di stress e stanchezza per entrambe le categorie, segnale questo di come la scuola debba essere in primis un luogo di insegnamento e apprendimento fisico, dove il digitale è uno strumento che non vuole sostituirsi alla didattica tradizionale ma integrarsi per un approccio più innovativo, dinamico e trasversale.
Il 70% degli insegnanti ha dichiarato un miglioramento significativo nel loro rapporto con la tecnologia, che ha generato notevoli benefici nello svolgimento della professione. L’uso di strumenti digitali ha reso infatti i docenti più motivati (17%), più concentrati (9%) e più soddisfatti in generale del loro lavoro (9%). Altri punti di forza della DaD, sono stati un generale miglioramento della pianificazione della didattica (10%) e un’ottimizzazione dei tempi e costi (9%). Tuttavia, emerge tra una parte minoritaria degli insegnanti, il 14%, la difficoltà di coinvolgere in modo efficace gli studenti durante la lezione.
Lo sviluppo di competenze digitali da parte degli studenti è il primo vantaggio concreto delle lezioni a distanza secondo il 17% degli insegnanti e genitori che hanno partecipato alla survey, seguita dall’acquisizione di una maggiore autonomia nella fase di apprendimento, secondo il 9% del campione.
La mancanza di strumenti e infrastrutture adeguate, connessione internet non sufficiente e mancanza di dispositivi in alcune zone del Paese, resta il principale ostacolo alla piena implementazione delle lezioni online, indicato dal 21% degli intervistati, seguito dal numero maggiore di distrazioni a cui sono soggetti gli studenti a casa, rispetto all’aula tradizionale (14%).
Stanchezza e stress infine sono le prime due emozioni negative legate all’uso della tecnologia che accomunano docenti e studenti, conferma che questa modalità di apprendimento sia stata introdotta in questa sua forma per far fronte all’emergenza e non possa sostituirsi completamente alla didattica in presenza che resta fondamentale e necessaria.
Sebbene non siano mancate le emozioni positive, interesse, determinazione e speranza, il vissuto emotivo dei docenti è risultato però connotarsi in termini prevalentemente negativi. Ansia, stanchezza e insicurezza si confermano le prime tre emozioni provate nel corso della pandemia. Dover far fronte tempestivamente a un nuovo modello di scuola (didattica a distanza) con mezzi e competenze non sempre adeguati, ha ulteriormente incrementato la complessità di questa fase emergenziale, portando i docenti ad abbandonare la propria zona di comfort.
Noia, solitudine e confusione sono le prime tre emozioni negative provate invece dagli studenti.È possibile che, la scarsa esperienza dei docenti nello svolgere didattica a distanza non abbia favorito lo svolgimento di lezioni particolarmente coinvolgenti e interattive per i “nativi digitali”. L’isolamento sociale, che ha caratterizzato questa fase, sembra aver giocato un ruolo altrettanto significativo nell’influenzare le emozioni degli studenti.
Con questa ricerca, abbiamo voluto analizzare cosa ha funzionato e cosa no, affinché la tecnologia, nel lungo termine, possa essere integrata in modo davvero efficace nella didattica tradizionale per rinnovarla e migliorarla” ha commentato Elvira Carzaniga, Direttore della Divisione Education di Microsoft Italia.
Fondata nel 1995 da Pascale Lacrouts, Posterland è oggi una delle realtà più riconosciute in…
Il 13 giugno 2025, nella sede di SMI Group a Roma, è andato in scena…
Un’operazione strategica che rafforza la presenza di Dimensione, operatore italiano nel settore delle telecomunicazioni, sul…
Per l’estate 2025, Momodesign lancia un restyling audace del suo iconico casco FGTR Classic, portando…
Alpine entra in una nuova era con la A390, la prima SUV coupé completamente elettrica…
In un’epoca in cui la tecnologia evolve rapidamente e il tessuto aziendale si arricchisce di…