David Bowie: nascita e morte di un mito indimenticabile

Il 10 gennaio 2016 ci lasciava David Bowie. Combatteva contro il cancro da 18 mesi. Sui suoi social network (Fb e Twitter) si leggeva una nota piena di dolore: “Se n’è andato in pace, circondato dalla sua famiglia dopo una coraggiosa battaglia durata 18 mesi contro il cancro”. E’ stato un artista straordinario, che ha segnato pagine storiche della musica mondiale. Non sarà mai dimenticato. Da pochi giorni era uscito il suo nuovo album Blackstar.

La vita di David Bowie

David Robert Jones nasce a Brixton, l’8 gennaio del 1947. Lo conosciamo tutti come David Bowie. Figlio della cassiera Margaret Mary Burns e del militare Haywood Stenton Jones, all’età di sei anni si trasferisce con la famiglia nel verde sobborgo Plainstow Grove di Bromley; dove inizia ad appassionarsi alla musica ed ascoltare i dischi di Fats Domino e Little Richard.

Non appena undicenne, David Bowie frequenta la Bromley Technical High School, inizia ad acculturarsi musicalmente col rhythm and blues, skiffle e rock’n’roll, suona un sassofono di plastica e canta come corista nella chiesa St. Mary (sempre a Bromley). (oggi è uscito il suo nuovo album Blackstar)

Nasce lo pseudonimo David Bowie

Dopo aver ricevuto il suo primo “vero” sax, David segue le lezioni di Ronnie Ross e lavora presso il negozio di dischi di Vic Furlong, prima di entrare a far parte del trio “The Kno-rads”, nel 1962. In seguito all’esperienza musicale, Jones forma insieme a George Underwood gli “Hoocker Brothers”; ma il gruppo ha vita breve e dopo aver militato nei “The King Bees”e “Manish Boys” il giovane adotta ufficialmente il suo nome d’arte: David Bowie.

Dal 1967 in poi, David Bowie collabora con formazioni sporadiche che lo accompagnano e realizza in seguito il suo primo album, dall’omonimo titolo “David Bowie”. Nel settembre dello stesso anno, mette in piedi il trio acustico “Turquoise”, composto dalla compagnia di allora e Tony Hill, ex chitarrista dei Misunderstood. Ad inizio 1969, comincia il sodalizio amoroso/collaborativo con la giornalista Mary Finnegan: nasce un club folk nei pressi del pub Three Tuns di Beckenham, dove si organizzano riunioni settimanali alle quali prendono parte diversi poeti e studenti di cinema.

Space Oddity, Hunky Dory e l’extraterreste Ziggy Stardust

Le registrazioni del nuovo LP di Bowie, hanno inizio ufficialmente pochi mesi dopo: le due tracce che compongono il primo 45 giri estratto dall’album sono la leggendaria “Space Oddity” e “Eyed Boy from Freecloud”. Il 6 marzo del 1970, è la volta del 45 giri “The Prettiest Star” che riceve numerose attenzioni da parte della critica, ma non supera le 800 copie vendute. Due settimane dopo, ha luogo il matrimonio tra Bowie e Angela Barnett in cerimonia informale, cui partecipano solo pochi amici e la madre. Dopo la pubblicazione di “The Man Who Sold the World” esce anche “Hunky Dory” (contenente brani come Changes e Life on Mars?) e “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, capolavoro che consente a Bowie di dare vita allo storico personaggio “teatrale” di Ziggy Stardust.

La trilogia di Berlino, il successo commerciale e il neo matrimonio

Nel 1974, il cantante si trasferisce negli Stati Uniti e pubblica “Diamond Dogs”, ispirato al futuro apocalittico descritto da 1984 di George Orwell. Dalle sessioni di Filadelfia nasce invece “Young Americans”, ma verso la fine del 1976, l’interesse per la scena artistica tedesca spinge Bowie a trasferirsi a Berlino: collaborando con Brian Eno e Iggy Pop inizia a focalizzarsi sulla musica ambient, da cui nasce la successiva trilogia di Berlino, composta dagli album “Low” (1977), “Heroes” (1977) e Lodger (1979). Durante gli anni 80’, l’affermato David si presenta con “Scary Monsters” (1980), “Let’s Dance” (1983), “Tonight” (1984) e “Never Let Me Down. Poco prima dell’inizio degli anni 90’ fonda la band dei “Tin Machine”, realizza un omonimo album, ma lascia successivamente l’etichetta EMI e ritorna nuovamente solista. Il 6 giugno del 1992, Bowie sposa a Firenze la fotomodella Iman e nei successivi otto anni realizza quattro diversissimi album (1.Outside, Black Tie White Noise, Earthling e ‘hours..’). Nel 2002, produce “Heathen” e successivamente “Reality” prima di tornare in scena con “The Next Day” del 2013.

[Photo by davidbowie.com]

Mary Carbonero

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Tags: David Bowie

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