People Are Media libro
Oggi puntiamo l’occhio su un libro molto interessante: People Are Media, Il business digitale nell’era dei selfie. Quando pensiamo all’era digitale, ci viene naturale constatare quanto abbia cambiato – e continui a cambiare – la tecnologia ma ci soffermiamo molto meno su quanto incida sulla rivoluzione culturale che stiamo vivendo.
Proprio su questo aspetto si sono concentrati Aldo Agostinelli e Silvio Meazza, che con Mondadori Electa hanno pubblicato People Are Media. Una visione generale del business digitale e del comportamento degli italiani che passa da Google, YouTube, Facebook e i suoi fratelli.
Stylology ha avuto modo di leggerlo e siamo rimasti decisamente soddisfatti. Si tratta di un libro unico nel panorama dell’editoria dedicata al mondo social e internet in generale. Niente frasi fatte, nessuna inutile descrizione didascalica dei social network che attualmente dominano il mondo (non solo 2.0).
Sono tutte domande alle quali People Are Media risponde con precisione e intelligenza. Un libro attuale che può tornare utile, non solo a chi lavora in questo settore, ma a chiunque voglia davvero capire le dinamiche di un mondo che si poggia su selfie e like, ma nasconde molto di più.
L’avvento dell’era digitale ha portato con sé nuovi gesti e nuovi comportamenti. E se da una parte ci ha reso superficiali, disattenti e sempre in cerca di stimoli nuovi su cui concentrarci (ma non troppo a lungo), dall’altra ci sta offrendo input ed opportunità che non abbiamo mai avuto prima. La riflessione sull’evoluzione tecnologica e sociologica di Agostinelli e Meazza si sofferma poi sul comportamento che marche e aziende adottano in tale contesto: come tengono alta la nostra attenzione? E com’è mutato il loro business?
Da un punto di vista strettamente personale, pensiamo a quanto i social network stiano plasmando le nostre abitudini e i nostri comportamenti, fino a diventare parte integrante delle nostre vite. E come, di conseguenza, le aziende si stiano adattando a tutto ciò, proseguendo nel frattempo lungo il cammino della propria digitalizzazione. Digitalizzazione che può passare attraverso l’utilizzo di chatbot per assistere i clienti, di storytelling per dialogare con questi ultimi ma anche di e-commerce, Big Data o gestione delle relazioni con i clienti a trecentosessanta gradi.
L’analisi di Agostinelli e Meazza in People Are Media si occupa dunque di mettere in luce sia gli aspetti negativi sia quelli positivi del business digitale: perché se è vero che esso comporta dei rischi, è altrettanto vero che le potenzialità sono apparentemente infinite. L’avvento del digitale ha permesso a chiunque di comunicare in modo istantaneo e gratuito con chiunque altro ma ha così offerto alle aziende un bacino pressoché illimitato di fonti da cui attingere per il proprio business, puntando soprattutto sull’analisi dei big data e sullo storytelling. (qui il link per acquistarlo su Amazon)
Aldo Agostinelli ha lunga esperienza nelle direzioni marketing e digitali di molte aziende, sia italiane sia internazionali. Dal 2010 al 2013 ha infatti ricoperto il ruolo di digital marketing director di Hewlett Packard a San Francisco. In precedenza ha invece lavorato per aziende quali H3G, TIM, Ericsson e INA Assitalia. Dal 2013 è in Sky Italia, dove è stato nominato Digital Officer. Ricopre inoltre la carica di vicepresidente dell’associazione IAB Italia.
Silvio Meazza inizia la sua carriera professionale come software designer e IT Manager. Nella comunicazione dal 1998, tra il 2000 e il 2009 ha gestito 4 agenzie digitali all’interno di tutti i principali Gruppi di Comunicazione (tranne WPP), lavorando per clienti e brand quali Renault, BMW, Fiat, Seat, Deutsche Bank, Intesa San Paolo, Unicredit, Mars, P&G, Ferrero, Sky, Telecom Italia, Fastweb. Nel 2010 ha fondato, insieme a 4 soci, M&C SAATCHI Milano, agenzia che oggi vanta un team di più di 100 persone.
Chiudiamo con una frase che troviamo su People Are Media, tra le più interessanti da ricordare: “Bisogna conoscere sia le potenzialità che i rischi del digitale”. Esatto. Solo la conoscenza del piano generale può permettere una giusta consapevolezza. Non importa che tu sia un’azienda, un’agenzia, un blogger, un influencer o un semplice utente. La conoscenza è potere. Sul web quanto nella vita reale. Fidati.
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