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Tutor come funziona veramente: ecco cosa devi sapere

Il tutor come funziona veramente? Ecco la domanda che molti si pongono. Proviamo a fare chiarezza. Il tutor è l’ultimo sistema elettronico che Autostrade ha introdotto per rilevare la velocità degli autoveicoli. Al contrario del più noto autovelox, il tutor è in grado di registrare la velocità media dei veicoli su una determinata tratta autostradale di lunghezza variabile, permettendo di capire se il veicolo ha violato le norme del Codice della Strada oppure no (in questo caso se ha superato i limiti di velocità consentiti).

Si tratta di un sistema piuttosto efficace, soprattutto per la prevenzione in fatto di incidenti stradali: già dopo il primo anno di introduzione, il tutor avrebbe fatto abbassare del 50% il tasso di mortalità e del 27% il tasso di incidentalità con feriti.

Il tutor come funziona veramente?

Il dispositivo monitora tratti di autostrada di lunghezza variabile che vanno dai dieci ai venticinque chilometri. L’inizio e la fine del tratto autostradale preso in considerazione vengono delimitati attraverso dei sensori posti sotto l’asfalto e da telecamere piazzate sui portali.

Il tutor rileva la tipologia del veicolo che entra nel tratto autostradale monitorato, registrando con la videocamera anche la targa e ora e data del passaggio; lo stesso procedimento avviene anche quando il veicolo esce del tratto interessato. A questo punto vengono messi in correlazione i dati di ingresso e quelli di uscita e il sistema rileva la velocità media di percorrenza del veicolo. Se lo stesso ha superato di limiti imposti per legge, scattano le relative sanzioni.

Database della Motorizzazione Civile

Per quanto riguarda proprio queste ultime, il sistema si avvale del database della Motorizzazione Civile per risalire al proprietario del veicolo e sarà poi la Polizia Stradale (che gestisce il sistema) ad accertare la violazione. Il sistema si occuperà infine di compilare, stampare e inviare la notifica a colui che ha commesso la violazione del Codice della Strada. Il tutor può funzionare a qualsiasi ora del giorno e della notte ma anche quando le condizioni meteo non sono delle più favorevoli (come pioggia e nebbia).

La sanzione

La sanzione applicata in seguito a rilevazione del tutor va contestata davanti al giudice di pace competente territorialmente (la competenza è dettata dal luogo in cui è fissato il portale di uscita del tutor). Se la violazione è prolungata, ossia, se interessa più portali di uscita, la contestazione dovrebbe essere fatta davanti ai giudici di pace competenti per ogni portale di uscita del tutor.

La presenza dei tutor sulla rete autostradale può essere consultata attraverso il sito delle Autostrade, grazie alle applicazioni per smartphone (App MyWay, Tutor-Tracker…) dedicate oppure attraverso i navigatori Gps.

Sergio Lucarelli

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