Anniversario della liberazione d’Italia: cosa devi sapere

Il 25 aprile di ogni anno l’Italia celebra l’anniversario della sua liberazione. Proprio in questo giorno del 1945, infatti, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (ossia il CLNAI) proclamò l’insurrezione in tutti quei territori nazionali che non erano stati ancora sottratti all’occupazione delle forze nazifasciste. Da quel momento, dunque, i partigiani presenti nella zona settentrionale d’Italia procedettero nell’attaccare i presidi nazifascisti che ancora resistevano, imponendo loro la resa. Il tutto a pochi giorni di distanza dall’arrivo delle truppe alleate.

Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia aveva sede a Nord ed era presieduto da Luigi Longo, Sandro Pertini, Emilio Sereni e Leo Valiani. Fu proprio il CLNAI ad assumere il potere in nome del popolo italiano e ad emanare i premi decreti legislativi. In qualità di delegato del governo, il CLNAI stabilì anche la condanna a morte di tutti i gerarchi del Fascismo, incluso, ovviamente, anche Benito Mussolini. Il Duce venne catturato tre giorni dopo, fu ucciso e il suo corpo venne appeso in piazzale Loreto a Milano, assieme a quello dell’amante Claretta Petacci e di altri gerarchi fascisti. (Wikipedia)

Le forze partigiane che nel frattempo si stavano occupando di liberare tutto il territorio italiano avevano ricevuto un solo ordine: arrendersi o perire. La liberazione totale avvenne il primo maggio, mettendo fine a venti anni di dittatura fascista e a cinque anni di impegno nella Seconda Guerra Mondiale. Il termine di quest’ultimo, però, avvenne ufficialmente soltanto il 3 maggio del 1945, con la resa di Caserta, firmata qualche giorno prima, il 29 aprile.

Anniversario della liberazione d’Italia

Le celebrazioni del 25 aprile furono stabilite su proposta del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e grazie al decreto legislativo emanato dal principe Umberto II, che le fece diventare festa nazionale. Il primo anno in cui si celebrò la liberazione d’Italia fu il 25 aprile dell’anno successivo, ossia nel 1946.

Da quel giorno e nei decenni successivi, ogni anno la festa della liberazione d’Italia diventa momento per organizzare manifestazioni pubbliche su tutto il territorio, affinché non si perda il significato e la memoria di ciò che quella data significò.

[Photo free Pixabay]

Sergio Lucarelli

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