Pixel Google: niente da fare Big G, la Mela è ancora lontana

Ne ha fatti tanti di tentativi, Google, e ancora – giustamente – ad arrendersi non ci pensa nemmeno. Lo scontro è palese, non ha bisogno di ulteriori esplicitazioni, ed è quello tra Big G ed Apple, che in questo round avanza con la presentazione dei nuovi smartphone Pixel e Pixel XL, accompagnati da una serie di altri dispositivi.

Pixel Google: lo scenario

Facciamo un passo indietro, analizziamo brevemente la situazione. Sino ad oggi la grande popolarità di Google nel mercato della telefonia mobile e degli hardware è stata solo di riflesso dai sistemi operativi, su tutti Android, che ad oggi risulta essere il più diffuso al mondo tra gli OS mobile.

Pixel, Phone by Google

La grande difficoltà è stata ed è nell’affiancare a tale software degli hardware con il nome di Google, cosa che però ora sembra essersi concretizzata nello sforzo di Big G di riuscire ad entrare nell’immaginario collettivo come un’azienda in grado di vendere una moltitudine di dispositivi e prodotti, sia software che hardware. Pixel e Pixel XL sono i primi due smartphone fatti da Google e non solo con il marchio applicato, e questo apre ad interessanti scenari.

Componenti di terze parti

Prima di proseguire chiariamo però una cosa: i dispositivi sono in realtà prodotti da HTC, ma sono i primi di cui l’azienda ha piena proprietà per il design. E se proprio vogliamo ancora scavare a fondo, le componenti sono tutte (quelle principali) di terze parti:

  • processore Qualcomm Snapdragon 821.
  • fotocamera esterna con sensore Sony IMX378 da 12.3 MP esternamente e sensore Sony IMX179 da 8 MP internamente.
  • protezione Gorilla Glass 4 per schermo AMOLED Samsung.
  • assemblaggio HTC.

Google ci mette la faccia e ci dice che il dispositivo è made by Google, ma più o meno è così. Non è la prima volta che succede nel mondo degli smartphone, tanto meno per Google: succede anche per Apple, che però anno dopo anno produce in casa una cosa in più, o almeno ne cura la progettazione (vedi i processori).

Pixel e Pixel XL

Lasciamo però perdere tutti questi dettagli (mica tanto) e andiamo a vedere gli smartphone. Pixel Google e Pixel XL Google sono molto simili, differenti praticamente solo per dimensione, rispettivamente 5 e 5.5 pollici e risoluzione dello schermo, FHD per il dispositivo più piccolo e QHD per quello più grande.

Il design e globalmente molto curato, con una scocca in metallo e una parte in vetro nella scossa posteriore in corrispondenza di fotocamera esterna, flash e lettore di impronte digitali. Tre colorazioni disponibili, grigio e blu (con frontale bianco), e nero. Google opta per il minimo con 3 tonalità e, a mio avviso, è una buona scelta. Ci sono solo due versioni disponibili per ognuno dei modelli: 32 o 128 GB di memoria interna, a seconda delle esigenze.

Il sistema operativo di fabbrica sarà Android 7.1 Nougat, mentre la ricarica avverrà tramite USB Tipo-C, e sarà presente il connettore da 3.5 mm standard per le cuffie. La batteria di Pixel e Pixel XL sarà rispettivamente da 2770 e 3450 mAh, garantendo una buona autonomia ad entrambi i device.

Spazio illimitato per foto e video

Elementi di grande interesse e punti di forza saranno lo spazio illimitato per foto e video in alta qualità (e non in qualità standard come avviene con Google Foto su altri dispositivi). Attenzione però perché non c’è possibilità di aumentare la memoria interna con microSD, niente slot per memory card! Quello che dovrebbe fare Google è posizionarsi con i nuovi Pixel Google al top degli smartphone Android, dove manca un vero e proprio condottiero nonostante la forza di Samsung e Huawei.

Non ci resta che attendere per conoscere il futuro dei device, che arriveranno nel 2017, e i relativi prezzi Italiani.

[Photo by sito ufficiale Pixel Google]

Andrea Careddu

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Andrea Careddu

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