Playboy new era Snapchat
La fine di un’epoca. Niente più nudi su Playboy. Lo scorso ottobre, dopo 62 anni di egemonia “soft porno”, Playboy aveva dichiarato di abbandonare il nudo per adattarsi ad un pubblico più giovane, il popolo dei millennials. Oggi svela la copertina del primo nuovo Playboy, che ricorda Snapchat (la scritta traslucida in sovrimpressione e la mano della modella fuori campo nell’intento di scattare un selfie non lasciano alcun dubbio). E perché Snapchat? I geni del marketing vi direbbero che la scelta è stata dettata dal fatto che Snapchat è molto popolare, essendo usata dal 45% di utenti che hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni. Ma non è solo questo il motivo. La protagonista della cover a tema Snapchat è infatti strettamente collegata alla rete: Sarah McDaniel è una modella con gli occhi di colori differenti che si è guadagnata la fama proprio lo scorso ottobre, quando i suoi scatti postati su Instagram sono stati ripresi da siti quali The Chive e BroBible. (ecco chi è Sarah McDaniel, resa famosa dall’eterocromia delle iridi)
I selfie sembrano essere stati fatti apposta per far credere ai lettori che le immagini siano state scattate per loro – dichiarava lo scorso anno Cory Jones, direttore editoriale di Playboy, chiarendo che sebbene la pornografia su internet abbia fatto passare di moda il nudo, c’è ancora un pubblico che apprezza scatti più “intimi”.
Il New York Times è riuscito ad avere una copia in anteprima dell’uscita di marzo 2016 e ha notato che sebbene Playboy sia ora diventato vietato ai minori di 13 anni, compaiono ancora donne nude e ammiccanti nella rivista. Il Times avrebbe notato anche che le foto sarebbero molto più naturali: niente pettinature troppo elaborate o luci piazzate sapientemente, per un risultato più immediato e non certo da posa studiata. E’ un tributo ai selfie e alle fotocamere degli smartphone ma anche all’estetica popolarizzata del controverso fotografo di moda Terry Richardson.
La rivista, così come ridisegnata, ha comunque conservato una certa eredità giornalistica: vi è inclusa un’intervista con Rachel Maddow, conduttrice di MSNBC Rachel Maddow ma anche un pezzo del memorialista norvegese Karl Ove Knausgaard. (l’articolo de L’Huffington Post Italia)
La modella della pagina centrale è Dree Hemingway, pronipote di Ernst Hemingway. Tutto con lo scopo di riguadagnare lettori. Perché internet ha reso il porno un prodotto troppo facile da trovare e fruire in modo totalmente free. Basta dare un’occhiata i numeri internet per capire che Playboy ha preso una giusta decisione: PornHub nel 2015 ha totalizzato 21 miliardi di accessi web gestiti solo sui suoi siti, di oltre 4 miliardi di ore di video erogate ai suoi utenti, su un totale di quasi 88 miliardi di video online. Quando è troppo… è troppo. E l’interesse cala vertiginosamente. Cory Jones, capo dei contenuti di Playboy, è stato chiaro: “Il nudo è ormai fuori moda”. Niente luci rosse. Solo selfie, grazie.
Fonte post: TheVerge
LEGGI ANCHE: UsaToday e TechInsider.
[Photo by Playboy]
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