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Jimmy Page: il miglior chitarrista di tutti i tempi

Jimmy Page
Non appena tredicenne, il giovane James inizia a dilettarsi con la chitarra. Divenne Jimmy Page. E tutto il mondo cadde ai suoi piedi.

James “Jimmy” Patrick Page nasce il 9 gennaio del 1944 a Hounslow, un sobborgo nei pressi di Londra. Per noi tutti solo Jimmy Page. Non appena tredicenne, il giovane James inizia a dilettarsi con la chitarra e diventa allievo del session man “Big” Jim Sullivan, insegnante (tra l’altro) di Ritchie Blackmore. L’anno seguente partecipa a “Search for Stars”, un programma televisivo simile all’odierno X-Factor, cui Jimmy prende parte per mostrare al pubblico le sue personali doti da chitarrista. Sempre più convinto dalla propria passione, Page decide di abbandonare la scuola per intraprendere ufficialmente la propria carriera musicale e dopo aver collaborato col poeta Royston Ellis ed il cantante Red E. Lewis, entra a far parte della band “The Crusaders”: Segue la band in tournée per i successivi due anni, ma ammalato di mononucleosi, decide di dedicarsi momentaneamente alla pittura (sua altra grande passione) e si iscrive successivamente al Sutton Art College della contea di Surrey. (qui il suo sito ufficiale)

Jimmy Page, produttore e turnista

Durante il proprio percorso scolastico tuttavia, James continua spesso ad improvvisare concerti con alcune band come la Cyril Davis’ All Stars, la Alexis Korner’s Blues Incorporated e futuri “grandi” chitarristi come Jeff Beck ed Eric Clapton. Notato da John Gibb dei “The Silhouettes”, inizia a registrare singoli per l’EMI e successivamente, lavora come turnista presso la Decca Records. La prima registrazione ufficiale di Jimmy Page risale all’inizio del 1963, anno in cui collabora con l’etichetta Diamonds di Jet Harris & Tony Meehan. Nel 1965, James Patrick viene assunto da Andrew Loog Oldham, manager dei Rolling Stones, in qualità di produttore della nuovissima etichetta Immediate Records: grazie a quest’opportunità, Page produce ed incide diverse canzoni di John Mayall, Nico, Chris Farlowe ed Eric Clapton.

Nascono i Led Zeppelin

Nei mesi seguenti, Jimmy viene contattato anche dai “The Yardbirds”, che propongono ad esso di sostituire Eric Clapton al basso: inizialmente rifiuta per via della sua promettente carriera solista, ma dopo varie tentazioni entra comunque a far parte della band. Tre anni più tardi Jeff Beck, Keith Relf e Jim McCarty abbandonano il gruppo; nonostante tutto, Page continua a credere nel progetto e coinvolge una nuova formazione: nascono così i Led Zeppelin. Nel duplice ruolo di chitarrista e produttore discografico, Jimmy Page guadagna un successo stratosferico con la sua band, capace di sfornare capolavori come “Starway to Heaven”, “Black Dog” e “Kashmir”. Il 1980 è l’anno in cui i Led Zeppelin si sciolgono (in seguito alla morte del batterista John Bonham).

Carriera solista e progetti

Dopo due anni di riflessioni ed un tentato progetto con ex membri delle band Yes, Chris Squire e Alan White, Jimmy Page torna protagonista alla Royal Albert Hall per l’ARMS Concert, suonando insieme a Eric Clapton e Jeff Beck. Nel 1984, Page registra con Plant sotto lo pseudonimo di “The Honeydrippers ed in seguito partecipa anche varie improvvisazioni come “ The Firm” (con Paul Rodgers) e pubblica un album da solista (Outrider). Nel 1994 Page e Plant suonano anche per MTV Unplugged: dallo speciale di oltre 90 minuti, ne viene estratto un disco (No Quarter) con canzoni ri-editate dei Led Zeppelin più “City Don’t Cry”, “Yallah”, “Wonderful One” e Wah Wah. Il successivo anno, il duo musicale incide inoltre “Walking into Clarksdale”. Nel 2005, Jimmy Page riceve l’Order of the British Empire per il suo impegno nell’ambito della beneficienza; poco tempo dopo, viene premiato anche con la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro e partecipa alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi del 2008 con il brano “Whole Lotta Love” (cantato per l’occasione da Leona Lewis).

[Photo PopArt by Stylology.it]

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