Cerca
Close this search box.

Maria Callas: la voce che stregò il mondo intero

Maria Callas
La sua voce stregò il mondo intero. E ancora oggi è in grado di farlo. La vita tormentata di una donna indimenticabile: si chiamava Maria Callas.

Maria Callas, all’anagrafe Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou, nasce il 2 dicembre del 1923 a New York. Figlia di George Kalogeropoulos ed Evangelia Dimitriadou, studia e frequenta lezioni di canto e pianoforte (dal 1931) prima di trasferirsi in Grecia con la madre, in seguito al divorzio dei genitori. Diplomata in canto, pianoforte e lingue presso il Conservatorio di Atene, Maria partecipa a saggi, concerti e audizioni anche durante il periodo bellico. Il 14 settembre del 1945, Maria Callas decide di fare ritorno negli Stati Uniti per recuperare il proprio rapporto col padre ed iniziare una nuova carriera musicale: vive a New York fino all’inizio del 1947, ottiene un audizione (con risultato negativo) al Metropolitan Opera House e viene truffata dal sedicente agente teatrale Eddie Bagarozy. Tra i cantanti ingannati da Bagarozy figura anche Nicola Rossi-Lemeni, che fa conoscere Giovanni Zenatello alla Callas: durante un incontro tra le due parti, Zenatello propone a Maria di trasferirsi a Verona per partecipare alla produzione “La Gioconda” (a fianco di Tullio Serafin) con un bassissimo riscontro economico e, la cantante, accetta. Giunta in Veneto, Maria incontra inoltre Giovanni Battista Meneghini, suo futuro marito, dalla grande passione per l’opera. (ottimo articolo di Focus.it)

L’ascesa di Maria Callas

Il 19 gennaio del 1949, convinta a sostituire all’ultimo momento il soprano Margherita Carosio, la Callas interpreta il ruolo di Elvira ne “I puritani”: il successo è memorabile e, in seguito all’avvenimento, Maria inizia a registrare inoltre opere discografiche di lirica. Prima di debuttare nel 1951 al Teatro La Scala di Milano e sposare Meneghini il 21 aprile del 1949, Maria Callas è anche Kundry (in Parsifal), Aida (nella rappresentazione del capolavoro di Verdi), Fiorilla (ne Il Turco in Italia), Norma (diretta da Antonino Votto) e Isotta (in Tristano e Isotta di Serafin). Durante gli anni d’oro del tenore (1951-1957), la EMI-Voce del Padrone offe ad essa un contratto; ma è anche un periodo in cui la greca subisce una sorta di trasformazione: la Callas perde oltre 36 kg ed appare con frangia, chignon, trucco, espressione, camicette a fiori, foulard, golle ampie e vita strettissima che conseguono inoltre sulla sua arte scenica, perfezionata ed arricchita dal suo canto che raggiunge livelli notevolissimi. Unico suo passo falso artistico di quell’epoca, è riconducibile all’opera “Il Barbiere di Siviglia”, cui essa prende parte nelle vesti di Rosina, ma non convince particolarmente il pubblico. Il 1957, è l’anno in cui la Callas conosce il celebre armatore Aristotele Onassis: esso s’innamora di lei e, dopo varie tentazioni, anch’essa ricambia il sentimento. (Wikipedia)

I problemi di salute, il declino e la morte

Il periodo di ascesa di Maria si conclude presto, ed ha inizio una discesa inesorabile quando le sue doti canore vengono messe a dura prova dalla salute: dopo essersi negata all’Opera di San Francisco, entra in conflitto con il sovrintendente della Scala e con il Metropolitan di New York, per poi abbandonare definitivamente le opere integrali il 5 luglio del 1965. L’anno seguente, essa rinuncia alla nazionalità americana e naturalizzata italiana per quella greca, nella speranza di sposarsi con Onassis: tuttavia l’armatore non solo rifiuta di regolarizzare l’unione, ma sposa infine Jacqueline Kennedy, da poco vedova di John Fitzgerald. Caduta in depressione, ma ancora vogliosa di combattere, Maria Callas decide di debuttare sul grande schermo con il film Medea di Pier Paolo Pasolini, anche per poter riavvicinare il suo vecchio amante. Nell’ottobre del 1973, ha inizio l’ultima tournée della Callas (a fianco di Giuseppe Di Stefano). In seguito, essa si ritira nel suo appartamento parigino e muore poco tempo dopo, il 16 settembre del 1977, a causa di un arresto cardiaco (secondo dati ufficiali).

[Photo – Maria Callas, opera d’arte di Claus Costa]

Post correlati

Iscriviti alla Newsletter