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Donatella Versace: una vita tra eccessi e moda

Donatella Versace
Donatella Versace, sorella del Gianni Versace che ha fondato una delle case di moda più importanti al mondo, è a sua volta un'affermata stilista italiana.

Donatella Versace, sorella del Gianni Versace che ha fondato una delle case di moda più importanti al mondo, è a sua volta un’affermata stilista italiana. Nata a Reggio Calabria il 2 maggio del 1955, il suo ingresso nel mondo del fashion avviene negli anni ’80. Ci vorranno, però, quasi 20 anni per vedere Donatella Versace disegnare la sua prima linea di moda: nel 1998, un anno dopo la morte del fratello Gianni, assassinato mentre rientrava nella sua villa di Miami Beach.

Donatella Versace: la vita

Oggi, Donatella Versace è vice presidente del gruppo e capo progettista della linea moda. Possiede il 20 per cento dell’intero patrimonio. Tra le sue creazioni che hanno fatto epoca il vestito verde trasparente indossato a Jennifer Lopez ai Grammy Awards 2000.

La stilista e il fratello Gianni hanno avuto l’onore di una mostra allestita nel 2002 al Victoria Museum di Londra: qui sono stati esposti i loro migliori capi disegnati, la conferma che il brand era ed è tuttora famoso a livello mondiale. Donatella, nel 2005, ha creato anche i costumi per il film di Francesco Vezzoli, presentato alla 51esima edizione della Biennale di Venezia. Ma è stata lei stessa sullo schermo in alcuni documentari su personaggi del mondo della moda, tra cui Valentino – L’ultimo imperatore, del 2008, Mademoiselle C, del 2013, e Dior and I – Una sfida creativa, del 2014.

Grande riservatezza

Nel 1998, invece, Donatella Versace era stata interpretata da Dania Deville nel film The Versace Murder. La vita privata della stilista non è sulle prima pagine dei giornali e delle riviste, grazie a una certa riservatezza tenuta soprattutto dopo le vicende tragiche che l’hanno colpita direttamente o indirettamente. Ha un ex marito, il modello americano Paul Beck, da cui ha avuto due figli, Allegra nel 1986 e Daniel nel 1990. La sorella maggiore, Tina, è morta per una infezione di tetano a 10 anni. (Wikipedia)

Per decenni, la stilista è stata dipendente dalla cocaina, ma è riuscita a uscirne grazie a una terapia di disintossicazione in Arizona, durata quasi un anno. Nell’occasione, si è avvicinata alla pratica del buddhismo.

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