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Postazione di guida: a cosa serve il Peugeot i-Cockpit

Postazione di guida: ecco a cosa serve il Peugeot i-Cockpit. Tutto quello che dovete sapere sulla grande novità firmata dal Leone francese.

Una domanda che pochi si pongono: a cosa serve la postazione di guida? Ovviamente a controllare il veicolo. E’ veramente così ovvio? Se lo fosse, sarebbero tutte uguali. Ma le differenze tra un modello e un altro, tra una marca e le sue concorrenti, possono invece essere molto accentuate.

i-Cockpit Peugeot

i-Cockpit Peugeot

Postazione di guida: scopriamo l’i-Cockpit

Più nello specifico, a cosa serve l’i-Cockpit di Peugeot? Per quale motivo dovremmo dedicarvi particolare attenzione? Semplice: serve a guidare molto meglio; conoscerlo bene ci aiuterà a sfruttarne pienamente le possibilità che offre. (Qui tutte le news dello Speciale Peugeot)

Abbiamo già illustrato sinteticamente le caratteristiche dell’i-Cockpit, introdotto dalla Peugeot nel 2012 e rinnovato in occasione del lancio dei modelli 2016, partendo dalle nuove generazioni di 2008, 3008 e 5008. Riepiloghiamo in breve quali sono i cardini di questo sistema d’interni, potremmo anche definirlo così.

Volante più piccolo

Il volante è significativamente più piccolo del normale; il quadro strumenti è collocato in posizione molto più alta; al centro della plancia un grande display mostra tutte le informazioni legate ai vari sistemi dell’auto e ne permette quasi tutte le regolazioni tramite la tecnologia multitouch.

La combinazione di questi tre elementi viene identificata dai designer della casa francese con l’indovinata definizione di “triangolo ergonomico”. Inoltre sono possibili notevoli varietà di configurazione dei parametri ambientali come illuminazione dell’abitacolo, suoni e perfino profumi.

Le mani sul volante: ecco la regola

Torniamo alla domanda iniziale, a cosa serve l’i-Cockpit. Cominciamo dal volante. Chiunque guidi con un minimo di cognizione di causa sa che dal modo in cui si manovra questo curioso oggetto circolare dipende buona parte della nostra capacità di controllare il veicolo, oltre ai pedali e alla leva del cambio. Esistono due soli modi per impugnare un volante: quello giusto e quello sbagliato. Sapere qual’è il modo giusto s’impara esclusivamente all’autoscuola oppure in un corso di guida.

Il resto sono solo illusioni. Assumere la corretta posizione di guida fa la differenza quando si tratta di manovrare l’auto in situazioni critiche. Molti incidenti sono accadono perché il guidatore non è stato in grado di sterzare correttamente per evitare l’ostacolo, a causa della sua posizione sbagliata.

i-Cockpit: un progetto targato Peugeot

Tuttavia, anche conoscendo la giusta procedura, non sempre è facile trovare la posizione corretta. Uno degli ostacoli è dato dall’eccessivo diametro del volante. I volanti grandi erano necessari tanti anni fa, quando non esistevano le servoassistenze, per diminuire lo sforzo richiesto alle braccia, soprattutto su veicoli molto pesanti. Ma oggi non esiste più una ragione pratica per installare un volante grosso in un’automobile. Eppure se ne trovano ancora parecchi.

Questo è solo un problema nel controllo del veicolo. Le persone di bassa statura, quindi con braccia corte, faticano ad arrivare all’angolo massimo necessario; le persone alte lo urtano con le ginocchia, quindi anche i loro movimenti sono ostacolati. Per non parlare della fatica nel salire in macchina e scendervi.

i-cockpit_peugeot_02

Da qui la scelta di Peugeot di usare volanti con diametro ridotto. Il controllo risulta molto più agevole, a tutto beneficio della sicurezza e anche del comfort di marcia. Non solo: il bordo superiore e quello inferiore della corona sono appiattiti, in modo da dare più spazio per le gambe dei guidatori alti anche quando il volante è girato di 180 gradi. Non basta ancora: nel punto in cui si devono infilare i pollici, alle cosiddette 9 e 15 (perché le mani si devono tenere sempre lì e in quel modo), la corona è più appiattita. Infine il volante dell’i-Cockpit 2016 è stato ulteriormente ridotto nel diametro.

Quadro strumenti

Passiamo al quadro strumenti, quello che definiamo comunemente cruscotto. L’i-Cockpit lo colloca in una posizione nettamente più rialzata. C’è voluto più di un secolo per rendersi conto che è molto più comodo e sicuro leggere gli strumenti guardando dritti davanti a sé senza ostacoli in mezzo, invece che abbassando lo sguardo “infilandolo” attraverso il volante; e solo Peugeot lo ha capito, o perlomeno lo ha messo in pratica.

Uno degli altri problemi derivanti dalla struttura tradizionale è che, abbassando la posizione del volante, parte del cruscotto viene coperta, quindi per leggerla dobbiamo compiere acrobazie.

Sguardo sempre dritto davanti a noi

Con l’i-Cockpit finalmente tutto questo sparisce. Grazie a questa scelta di design, noi possiamo costantemente mantenere lo sguardo dritti davanti a noi, sulla strada, dove deve sempre rimanere. Ma possiamo anche costantemente leggere le informazioni principali senza ostacoli e distrazioni, su un grande display digitale da 12.3 pollici ad alta risoluzione, ampiamente personalizzabile. Perché i-Cockpit è high-tech.

Display centrale

Infine il display centrale. La posizione ovviamente non è scelta a caso. Questo schermo, un vero e proprio tablet da 8 pollici si trova esattamente a portata di dito: la mano destra si stacca dal volante di pochissimo e, senza fare troppi movimenti, arriva immediatamente allo schermo, la cui alta qualità della tecnologia multitouch permette di inserire i comandi precisamente e rapidamente, in modo da tornare subito con la mano sul volante.

A questo serve l’i-Cockpit di Peugeot. A guidare bene, sicuri, precisi e rilassati. Un “accessorio” di valore elevatissimo. Però è di serie.

Peugeot Driving Experience: scopriamo l’Active Safety Brake.

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