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Steve Martin: da filosofo a star del cinema

Steve Martin
Il 14 agosto 1945 nasceva Steve Martin: attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, oltre che Premio Oscar alla Carriera.

Il 14 agosto 1945 nasceva Steve Martin: attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, oltre che sesto miglior comico di tutti i tempi e Premio Oscar alla Carriera.

Steve Martin, da filosofo a icona del piccolo schermo

Stephen Glenn Martin nasce il 14 agosto del 1945 a Waco, cittadina del Texas. Figlio di un mediatore immobiliare e di una semplice casalinga, cresce a Garden Grove e lavora presso il “Magic Shop” di Disneyland prima di frequentare le scuole superiori, istituire una piccola compagnia teatrale e laurearsi in filosofia alla California State University di Long Beach.

A soli 22 anni, Steve Martin prende parte allo show televisivo “The Smothers Brothers Comedy Hour” e diviene ben presto autore molto apprezzato dalla critica: debutta anche come cabarettista, ed è fra i candidati all’Emmy 1976 per il programma “Van Dyke and Company”. Dall’innovativo “Saturday Night Live” al prestigioso Grammy Award: il texano riscuote tale successo attraverso una collezione di esilaranti canzoni, intitolata “A Wild and Crazy Guy”.

Steve Martin, consacrazione di un genio della risata

Dalla carriera televisiva a quella cinematografica, il nuovo decennio ha inizio nel migliore dei modi per Steve: il sempre più apprezzato comico, esordisce infatti nel lungometraggio “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” e, nel 1979, è nuovamente sul grande schermo con “Lo straccione”.

A distanza di soli due anni, va in porto anche la realizzazione di un suo personale film intitolato “Spiccioli dal cielo”; nei soli anni 80, partecipa complessivamente a ben undici pellicole, ovvero: “Il mistero del cadavere scomparso”, “Ho perso la testa per un cervello”, “Ho sposato un fantasma”, il western-comedy “I tre amigos!”, il musical “La piccola bottega degli orrori”, “Un biglietto in due”, “Roxane”, “Due figli di…”, “Parenti amici e tanti guai” e “Il testimone più pazzo del mondo”.

Nel 1992 è la volta di due suoi nuovi film, scritti e dedicati alla città di Los Angeles (Pazzi a Beverly Hills e Grand Canyon), nei quali appare un Martin serio e molto convincente; il principe della commedia, poco prima di dare inizio al nuovo millennio, prende anche parte al thriller “Il prigioniero”. Il 2002 è l’annata de “Una scatenata dozzina”, brillante commedia che diverte e fa sorridere anche i più “grandicelli”; nel 2006, è persino l’ispettore Clouseau della pellicola “La Pantera Rosa” e, successivamente, de “La Pantera Rosa 2” (2009).

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